Se ti sei posto questa domandi sei nel posto giusto! Oggi vedremo come ridurre la frequenza di rimbalzo, le varie strategia da attuare e soprattutto capire le possibili cause.
Sommario
Che cos’è la frequenza di rimbalzo?
Frequenza di Rimbalzo (in Inglese Bounce Rate) è un termine utilizzato nella Web Analytics ovvero l’analisi dei dati di traffico di un sito web. Un bounce (o rimbalzo) è una sessione di una sola pagina web sul proprio sito web. Un bounce avviene quando l’utente abbandona la pagina web entro un tot di secondi. La bounce rate, in parole povere, è la percentuale di utenti che abbandonano una pagina web o un sito web dopo pochi secondi.
Meglio unafrequenza di rimbalzo alta o una frequenza di rimbalzo bassa?
In realtà dipende molto dalla tipologia di sito web. Generalmente per chi possiede un sito web con una home che è la porta d’accesso per il resto dei contenuti, un’elevata percentuale di rimbalzo è sicuramente un elemento negativo. Per i siti web che invece hanno una sola pagina, siti per cui ci si aspetta sessioni di una sola pagina, un’alta frequenza di rimbalzo è normale e non deve preoccupare.
Cosa significa un alto bounce rate?
In generale un alto bounce rate significa che un’alta percentuale di persone abbandona la pagina o il sito web dopo poco tempo. I motivi possono essere molteplici: sito troppo lento, contenuti non interessanti o non originali, contenuti diversi da ciò che ci si aspettava di trovare, etc.
Se la bounce rate del tuo sito è elevata, è necessario indagare a fondo (con strumenti come Google Analytics) per verificare se la frequenza di rimbalzo è elevata in modo uniforme, se dipende solo da alcune pagine o da uno o due canali e studiare una strategia per ridurre la frequenza di rimbalzo.
Analizziamo le possibili cause:
La navigazione del sito web
I problemi di navigazione sono tra le cause più frequenti in siti con un’alta Frequenza di Rimbalzo. Assicurati di creare una struttura di link interni solida, chiara e ben organizzata, con un menu, le giuste anchor text e i deep links.
Come gli utenti usano il sito
Per certi siti web i fattori di Bouce Rate potrebbero essere soltanto legati all’uso che l’utente medio ne fa, ad esempio apre un sito dai preferiti, legge l’informazione che gli serve e poi lascia il sito. Questa è considerata una visita con “rimbalzo”, sebbene non sia per forza una situazione negativa, dipende dal tipo di sito e dal tipo di informazione offerta.
Lunghi tempi di caricamento delle pagine
Se il tuo sito si carica entro due secondi puoi stare tranquillo, i siti veloci generalmente hanno una minore frequenza di rimbalzo rispetto ai siti lenti. Pagine che richiedono molti secodi a caricare vengono spesso abbandonate.
Come gli utenti usano il tuo sito
Per certi siti web i fattori di Bouce Rate potrebbero essere soltanto legati alluso che l’utente medio ne fa, ad esempio apre un sito dai preferiti, legge l’informazione che gli serve e poi lascia il sito. Questa è considerata una visita con “rimbalzo”, sebbene non sia per forza una situazione negativa, dipende dal tipo di sito e dal tipo di informazione offerta agli utenti.
Landing Pages
Se stai guidando traffico PPC (pagato) verso il tuo sito assicurati di mostrare agli utenti esattamente quello che si aspettano di trovare, ovvero ciò che hai promesso nel testo dell’annuncio. Ad esempio se nell’annuncio parli di consegna gratuita anche la landing page dovrebbe riportare l’offerta e le condizioni.
Titoli ed Headlines
Lo scopo del sito e di ogni sua pagina dovrebbe essere descritto in modo chiaro e conciso negli headlines poichè sono la prima cosa che l’utente legge quando apre una pagina. Secondo lo stesso ragionamento anche il primo paragrafo del testo deve riassumere brevemente il concetto che viene espresso nell’intera pagina in modo da fornire subito al lettore l’idea di cosa andrà a leggere e di cosa potrà aspettarsi. Cerca di non usare linguaggi troppo tecnici poichè il lettore medio probabilmente non li conosce!
Adsense e banners
Esagerare con gli Ads sul sito non è consigliato sia dal punto di vista dell’esperienza utente che dalla SEO. Come linea guida generale si consiglia di non posizionare annunci pubblicitari e/o banners in zone importanti per la navigazione come per esempio: il menu di navigazione, nelle tab dinamiche, in mezzo a contenuti particolarmente importanti, nella pagina di privacy policy e nei termini di pagamento. Riempire la zona above the fold con annunci e banner è un’altra pratica sconsigliata.
Un portale informativo di un mio cliente ha visto incrementare di una percentuale importante le visite organiche dopo aver rimosso due grossi banner dalla sezione above the fold. Cercate di trovare il giusto equilibrio facendo test dedicati e tracciando i risultati nel medio periodo!
Codice di tracciamento
Se il tuo Bounce Rate è molto alto ma il sito ha tutte le carte in regola per qualità e contenuti il motivo potrebbe essere una errata implementazione del codice di tracciamento di Analytics.
Verifica che sia implementato prima della chiusura della tag Head e soprattutto in tutte le pagine.
Problemi tecnici
Ci possono essere diversi problemi tecnici che influiscono sulla Frequenza di Rimbalzo: errori on-page, codici php mostrati sulla pagina oppure errori di connessione con il database o richieste di download per risorse supplementari.
Immagina la situazione nella quale un utente atterra sul sito e gli viene chiesto di scaricare componenti ActiveX o lettori Flash per poter leggere i contenuti, quale pensi sia la reazione della maggior parte degli utenti? Non faranno altro che lasciare il sito incrementando il tuo Bounce Rate.
Se invece i tuoi utenti utilizzano Google Chrome sei fortunato perché il browser ha già incorporato queste funzioni quindi puoi tralasciare questo aspetto per ridurre la frequenza di rimbalzo.
Popups
I popups generalmente non tendono a ridurre la frequenza di rimbalzo, anzi al massimo lo alzano. Sebbene non tutti i popups siano negativi per l’esperienza utente si consiglia sempre di analizzare il trend del Bounce Rate dopo aver implementato un popup.
Tenete conto che, se inserite il codice di tracciamento Analytics nel popup, le statistiche di Bounce Rate verranno sfalsate di parecchio quindi il consiglio è di NON inserire il tracking code nei popup, al massimo usate gli eventi per tracciarne le azioni.
Come ridurre la frequenza di rimbalzo
Come detto, i motivi di un alto bounce rate possono essere molteplici. In generale spesso aiuta moltissimo migliorare il look del proprio sito, rendendolo più leggero e accattivante. Cercate di non appesantire troppo le pagine web, in modo tale che il sito risulti veloce sia da desktop che da mobile.
Fate in modo che i collegamenti e i passaggi siano sempre ben chiari. L’utente non ama perdersi per arrivare a ciò che gli interessa. Evitate l’effetto maze-panic, se l’utente si spaventa o si disorienta difficilmente ritornerà sul nostro sito web.
Non introducete argomenti che non trattate nel modo in cui fate credere all’utente, creare false aspettative è un altro dei motivi per cui gli utenti vanno via velocemente. Evitate anche i wall of text, troppo testo senza una buona impaginazione porta l’utente a non leggere il contenuto e a cercarlo su un altro sito web.
Cercate di targetizzare meglio gli utenti, soprattutto se il bounce rate elevato è dovuto a campagne pubblicitarie.
Offrite contenuti interessanti ed originali, questo è sempre il modo migliorare per fidelizzare il proprio pubblico e portarlo a restare più tempo sulle nostre pagine web.
Aprire i link esterni in nuove pagine del browser
Questo concetto è molto semplice ma spesso e volentieri viene ignorato. Se vuoi linkare risorse esterne dal tuo sito assicurati di aprirle in nuove pagine del browser in modo che il tuo sito resti aperto e attivo.
Il metodo migliore (e il più semplice) per aprire un link in una nuova pagina è aggiungendo la tag target=”_blank” nel link.
Creare una pagina 404 customizzata
A nessuno piace pensare che un potenziale cliente finisca su una pagina 404 ma questo accade e non di rado. Personalizzare la pagina per ridurre la frequenza di rimbalzo è una valida idea da seguire.
Ci sono alcuni accorgimenti che puoi utilizzare per trasformare un evento negativo in positivo:
- Usa i consigli di Google per creare una pagina 404 utile
- Inserisci un box di ricerca ed il menu di navigazione principale
- Se non sai che altro fare usa creatività e umorismo, non guastano mai!
Dividi le pagine troppo lunghe in sotto-pagine
Le persone hanno tempi di attenzione più brevi rispetto al passato, in genere quando vedono lunghi testi sono immediatamente riportati col pensiero a quando al liceo dovevano leggersi tonnellate di testi di letteratura.
Considerate invece testi suddivisi in pagine in modo da rompere il contenuto in porzioni più piccole e più digeribili. Se utilizzi WordPress hai già questa funzionalità incorporata!! Puoi tranquillamente suddividere le pagine utilizzando il comando NextPage, se hai difficoltà ho scritto un post tempo fa, ti lascio il link:
Nextpage in WordPress. Come aggiungere l’interruzione di pagina
L’interruzione di pagina è un ottimo metodo per ridurre la frequenza di rimbalzo.
Conclusione
Abbiamo visto come ridurre la frequenza di rimbalzo del nostro sito web e quali sono le possibili cause. Effettua un controllo con Google Analytics e verifica tale informazione!
La Frequenza di Rimbalzo, come definito da Google Analytics, è il numero di persone che entrano in una pagina ed escono da quella stessa pagina. Alti tassi di rimbalzo non sono sempre una cosa negativa, dopo tutto se i visitatori del sito trovano esattamente ciò di cui hanno bisogno sulla pagina è una cosa buona!