URL shortener è un servizio di abbreviazione URL offerto da Google. È stato lanciato nel dicembre 2009, inizialmente utilizzato per Google Toolbar e Feedburner.
Più tardi Google ha lanciato un sito web separato goo.gl e aperto a pubblico nel settembre 2010. La funzionalità principale è che l’utente può vedere i dettagli del link accanto a un URL abbreviato, in cui possono essere trovati dati pubblici e analitici in tempo reale, inclusi il traffico nel tempo, i referrer e i profili dei visitatori. Per la sicurezza, Google ha aggiunto il rilevamento automatico dello spam basato sulla stessa tecnologia di filtraggio utilizzata in Gmail.
Sommario
URL shortener: come funzionano?
Gli URL shortener è servizi che consente di comprimere URL lunghissime riducendoli ad un formato decisamente più contenuto che non supera quasi mai i 20 caratteri.
Ogni URL inserita viene associata ad una chiave univoca, infatti corrisponde in genere ad un codice che ritrovi nella parte finale del link compresso, che effettua un redirect verso l’indirizzo originale.
Ci sono tanti servizi di URL, quelli più utilizzati sono bit.ly e goo.gl l’abbreviatore di casa Google, a cui si aggiunge T.co, URL shortener automatico di Twitter che non può però essere utilizzato come applicazione stand alone al di fuori del social network.
I vantaggi degli abbreviatori di URL
- Eleganti: un link abbreviato sia anche più bello da vedere e meno invasivo, soprattutto quando si ha a che fare con URL che contengono molti parametri resi necessari da ragioni di sviluppo o di SEO.
- Incoraggiano la condivisione: immaginate una URL lunga diverse decine di caratteri e contenente pattern complessi. Sarà praticamente impossibile da memorizzare o da riscrivere, e talvolta anche da copiare dal momento che alcuni forum o software di mailing troncano automaticamente i link troppo lunghi o impongono interruzioni di linea. Le URL accorciate sono più facili da scrivere, copiare e condividere, quindi incoraggiano la diffusione virale.
- Tracciano i click: alcuni software di URL shortening mettono a disposizione alcune statistiche di base relativamente al link condiviso, perlopiù numero di click, referrer di provenienza, dati su browser e sistema operativo e suddivisione per area geografica, in aggiunta ad altri dati che possono essere diversi da un software all’altro oppure disponibili solo previa creazione di un account.
È un ottimo modo per monitorare l’efficacia di link distribuiti solo per brevi periodi di tempo, soprattutto se non si dispone degli accessi allo strumento di Analytics. Bisogna tenere presente, però, che nella maggior parte dei casi le statistiche sono pubbliche, e chiunque può visualizzarle facilmente (ad esempio per bit.ly è sufficiente aggiungere un + alla fine della URL sulla barra degli indirizzi).