Come installare Snappy su Ubuntu 18.04

Installare Snappy su Ubuntu 18.04

Vediamo insieme come installare Snappy su Ubuntu, come ben saprai sulle varie distribuzioni Linux ci sono diversi metodi per poter installare i programmi ma spesso e volentieri si presentano dei problemi che possono essere risolti in parte utilizzando i pacchetti Snap.

All’interno di questa nuova guida odierna vi spiegheremo come usare e installare pacchetti Snap su Linux a seconda della distribuzione in uso.

Cos’è e come funziona Snappy?

Ma come funziona il sistema Snappy? In parole povere: un’applicazione .snap contiene tutto ciò che gli serve per funzionare ed è ingabbiata, sia a livello di installazione che di esecuzione, in uno spazio riservato, dove dialoga ma non si mescola con il resto del sistema operativo.

Installare Snappy su Ubuntu 20.10
Installare Snappy su Ubuntu

Oltre ai canonici pacchetti .deb o .rpm installabili in Ubuntu e derivate i cosiddetti pacchetti snap hanno alcune caratteristiche uniche, tra cui:

  1. Il fatto di contenere in sé tutte le dipendenze che occorrono per installarli e, soprattutto, farli correttamente girare dal sistema operativo;
  2. La possibilità di poterli lanciare, aggiornare ed eliminare senza minimamente intaccare la stabilità del sistema;
  3. La possibilità di poterli aggiornare facilmente in background.

Queste caratteristiche, oltre a  permettere l’installazione di un’applicazione .snap su diverse distribuzioni Linux, rendono il sistema Ubuntu Snappy particolarmente adatto per lo sviluppo di programmi destinati a smartphoneIoT e destinati all’esecuzione su Cloud.

Installare Snappy su Ubuntu

Snapd è la tecnologia che permette agli Snap di essere eseguiti su Linux. La società che ha sviluppato questi pacchetti ha lavorato strettamente con i developer delle distro Linux in modo che le distribuzioni più diffuse utilizzate possano eseguire ed installare i pacchetti Snap con estrema facilità.

Prima di vedere le operazioni da effettuare per installare Snappy su Ubuntu, volevo precisare agli utilizzatori di Ubuntu e tutti coloro che usano una distribuzione Linux basata su Ubuntu non dovranno installare questo programma in quanto preinstallato di default.

Se non avete snapd date le seguenti istruzioni da terminale:

sudo apt install snapd -- Per le distribuzioni Debian based
sudo dnf install snapd -- Per Fedora e derivate

Per chi utilizza Arch Linux o altre versioni, vi rimando al sito ufficiale, dove è presente una guida dedicata, indicizzata per distribuzione. Vediamo un esempio per Red Hat:

sudo yum install snapd
sudo systemctl enable --now snapd.socket

Come usare i pacchetti Snap

Il comando snap è per Ubuntu Snappy quello che apt-get è per APT.

pacchetti Snap sono presenti all’interno di uno snap store gestito da Ubuntu e Canonical. Chiunque può avere la possibilità di pubblicare un pacchetto Snap in maniera completamente gratuita. In quest’ultimo caso, è possibile prendere come riferimento le informazioni riportate sul sito Internet di Snapcraft qualora vorreste pubblicare dei propri pacchetti Snap all’interno dello store.

Abbiamo visto come installare Snappy su Ubuntu ora ipotizziamo di voler installare Spotify con Snapd. Se non ricordiamo con precisione il nome del pacchetto, ma sappiamo come descriverlo, basterà utilizzare l’opzione find. Questa direttiva è abbastanza flessibile, accetterà come argomento non solo un nome incompleto del pacchetto, ma anche una semplice descrizione, tra virgolette. Possiamo poi proseguire all’installazione dello snap con:

snap install spotify

Per tenere traccia delle app installate, possiamo utilizzare snap list, che stamperà, come è ovvio, un listato di tutti gli snap presenti nel nostro sistema. Invece con snap remove spotify possiamo disinstallare il software. Esiste anche la possibilità di scaricare in locale un file, in formato .assert, per installarlo in un momento successivo in cui magari non abbiamo la connessione. Le istruzioni saranno:

snap download spotify
snap ack spotify.assert
snap install spotify.assert

Una delle caratteristiche peculiari di snappy è il controllo della presenza di aggiornamenti delle app installate. Questo viene chiamato refresh, ed è un compito specifico del demone snapd, che  di default esegue questo check quattro volte al giorno.

Tramite l’istruzione snap refresh –time, si può controllare quando è stato eseguito il job. Canonical ha implementato la possibilità per l’utente di modificare la frequenza di questi controlli, sempre tramite il comando snap.

Scopriamo insieme come settare la variabile principale, rimandandovi alla guida ufficiale per una trattazione completa dello scheduling. Se vogliamo ad esempio imporre di effettuare il refresh solo alle 10 di ogni lunedì, ed alle 15 del venerdì, l’istruzione sarà:

sudo snap set system refresh.timer=mon,10:00,,fri,15:00

Infine ricordiamo che il downgrade all’installazione precedente di uno snap si esegue semplicemente con il comando snap revert nome_pacchetto.

Snapshot: il backup di snapd

L’opzione forse più interessante di questo sistema di distribuzione dei pacchetti è forse la possibilità di effettuare delle copie dei dati di configurazione memorizzati da snapd. Le istantanee vengono generate manualmente oppure automaticamente quando un’app viene rimossa.

Questi backup sono utilissimi quando, ad esempio, vogliamo fare il downgrade ad uno stato precedente che magari ci dava meno problemi di stabilità. I comandi principali possono essere eseguiti combinando snap con una delle seguenti opzioni:

  • save per creare manualmente lo snapshot;
  • saved per controllare tutte le nostre istantanee;
  • check-snapshot 4 controlla l’integrità dello snapshot numero 4;
  • restore 30 per ripristinare uno stato precedente;
  • forget 30 per eliminare un’instantane

Comandi Snap da terminale

Abbiamo visto come installare Snappy su Ubuntu ora vi riporto l’elenco di tutti i comandi utilizzabili con Snapd:

  • per visualizzare un elenco di tutti i pacchetti disponibili nello store, aprire un terminale ed eseguire il seguente comando:
snap find
Installare Snappy su Ubuntu - Comando Ricerca
Installare Snappy su Ubuntu – Comando Ricerca
  • per cercare un pacchetto specifico per nome, basta aggiungere il termine di ricerca fino alla fine del comando di ricerca snap:
snap find  nome 
  • per una descrizione più completa dei nomi dei pacchetti di ricerca di ricerca e dei nomi dei pacchetti, basta inviare l’output del snap find tramite lo strumento di filtro grep , in questo modo:
snap find | grep  ricerca 
  • per elencare i tuoi pacchetti Snap installati, esegui il seguente comando
snap list
  • puoi usare questo comando per cercare anche i pacchetti installati: basta inviare nuovamente l’output a grep:
snap list | grep  ricerca 
  • per rimuovere un pacchetto Snap installato dal computer, eseguire il seguente comando:
sudo snap remove  package-name 

Conclusione

Un’applicazione potrebbe essere resa disponibile sia dai classici repositories (tramite apt-get install) che su Ubuntu Snappy (tramite snap install).

Ti consiglio di valutare bene quale installare: nel primo caso potresti, ad esempio, dover attendere lunghi tempi per avere disponibile l’ultima versione del programma, nell’altro ti potrebbe capitare di dover installare un’elevata quantità di componenti.

Una caratteristica  delle applicazioni snap sono aggiornamenti piccoli e frequenti, con la possibilità di tornare alla versione precedente nel caso qualcosa non vada per il verso giusto. D’altro canto gli aggiornamenti rilasciati via apt sono preparati direttamente dai gestori della distribuzione e quindi arrivano nei nostri computer solo dopo un adeguato processo di test.

Anche se Ubuntu Snappy pare destinato a diventare il package manager di default su Ubuntu, per ora la mia linea di condotta è quella di continuare ad usare sempre APT affidandomi a snap solamente quando risulta strettamente necessario.

Se dopo aver letto questo articolo decidi di provare ad usare snap mi farebbe piacere leggere nei commenti i risultati della tua esperienza e le tue considerazioni.

Se ti fa piacere:

Autore Bartolomeo

Consulente tecnico con la passione per il web e la tecnologia e tutto quello che le ronza intorno.
Nel tempo libero scrivo articoli per il mio blog su argomenti vari, in particolare su configurazione Windows, Linux e WordPress.

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