Vediamo come installare hass.io su Raspberry Pi 4 e per gli utenti più esperti vediamo come installare Hass.io su Docker.
L’istallazione classica di Hass.io su Raspberry Pi 4 richiede di dover dedicare l’intera mother board al software di Home Assistant.
Invece utilizzando Docker sarà possibile mantenere il sistema operativo Raspian e sfruttare il nostro RPi4 per far girare altre applicazioni, per esempio Kodi, Portainer ecc.
Sommario
Cos’è Hass.io?
Hass.io è il frutto della combinazione tra Home Assistant ed altri strumenti (hassio-supervisor) che permettono di gestire gli aggiornamenti di HA e aggiungono il supporto agli add-on.
Hass.io viene distribuito tramite container Docker: Home Assistant, hassio-supervisor e i vari add-on vengono eseguiti ognuno in un container diverso.
In rete si è venuta a creare un’enorme confusione tra Home Assistant ed Hass.io, confondendo spesso quest’ultimo per il primo, senza sapere cosa sia realmente.
Questo può portare l’utente a fare confusione.
- HOME ASSISTANT CORE
- HASS.IO
- HASSOS
- HASSBIAN
Facciamo una rapida panoramica del significato delle varie nomenclature.
- Home Assistant è un software per la cosiddetta “home automation”, o domotica. È scritto in Python ed è open source (rilasciato sotto licenza APL 2.0), può quindi essere installato su qualsiasi piattaforma supportata da Python ed è gratuito. Non ha accesso a nessun tipo di add-ons ed ogni aggiunta andrà fatta manualmente mediante riga di comando da terminale. Richiede una buona conoscenza e dimestichezza della riga di comando ed è quindi sconsigliato a chi si affaccia per la prima volta a questo mondo.
- HASSBIAN come avrete notato l’assonanza con il nome dato al famosissimo sistema operativo basato su linux specifico per Raspberry, Raspbian. Hassbian è o meglio era, dato che adesso non è più supportato e aggiornato, una versione di Raspbian modificata con a bordo preinstallato Home Assistant.
- Hassoos: questo è un sistema operativo dedicato a svolgere una sola funzione ovvero l’utilizzo di HASS.IO, comprensivo quindi di add-ons. Con questo sistema la vostra macchina diventerà ad uso esclusivo di Home Assistant non potendo utilizzarla in alcun altro modo. Esiste anche la possibilità di avere un’immagine direttamente flashabile su di una sd che, una volta inserita ad esempio in un Raspberry, vi darà immediatamente accesso all’istanza Home Assistant.
Mi sento di consigliare questa soluzione solo nel caso in cui scegliete di dedicare l’intero Rasperry all’installazione di Hass.io.
Installare Hass.io su Raspberry Pi 4
HASS.IO rappresenta la fusione tra il programma base Home Assistant e altri strumenti come Hassio Supervisor.
Vediamo come installare Hass.io su Raspberry. L’opzione più semplice per installare un’immagine su una microSD o su un disco esterno USB è quella di utilizzare un semplice tool ad interfaccia grafica.
In questa guida prenderemo in considerazione l’uso di Raspberry Pi Imager, un tool per Windows, macOS e Ubuntu realizzato dalla Raspberry Foundation il quale è in grado di scaricare l’immagine da Internet (permettendo all’utente di scegliere tra varie distribuzioni) oppure usare un’immagine ad hoc presente sul proprio computer (come nel nostro caso) e installarla sulla nostra microSD o sul nostro hard disk SSD USB
- Scaricare l’immagine di Hassio per il vostro dispositivo, le trovate direttamente sul sito ufficiale.
- Scaricare il software Raspberry Pi Imager per scrivere l’immagine sulla scheda Sd.
- Avviare il software ed inserire la scheda SD nel lettore
- scegliere la voce “Use custom” presso il menu che si apre cliccando su “Operating System“;
- selezionare l’immagine di HASSIO precedentemente scaricata;
- selezionare la scheda Sd su cui installare Hass.io e premere Write
- Attendere pazientemente la fine dell’operazione ed estrarre la scheda Sd dal lettore.
Inserite la scheda SD nel raspberry ed attendere circa 20 minuti per la fine del processo di installazione.
Primo accesso su Home Assistant
La procedura iniziale sarà di fatto completa quando ci si riuscirà a collegare, tramite il proprio browser sul computer di appoggio, al seguente indirizzo:
http://homeassistant.local:8123
dovrebbe infatti apparire una schermata di questo tipo:

N.b. In caso non ci si riesca a collegare, assicurarsi che sul proprio router sia attivo il multicast DNS (mDNS). Se non lo è, la risoluzione del nome “homeassistant.local” non va a buon fine e il browser non riesce a collegarsi: la soluzione, per l’appunto, è quella di attivare il multicast (che provvede a questa cosa). Alternativamente è comunque sempre possibile collegarsi all’indirizzo diretto, ovvero http://INDIRIZZO_IP_DEL_RASPBERRY:8123, dove l’indirizzo IP è quello assegnato dal router al Raspberry Pi.
Al termine del completamento della fase di prima installazione dovrebbe apparire un sito analogo a questo:

Il quale consente di impostare le prime, elementari e personali informazioni di “onboarding” relative alla propria domotica.
Installare Hass.io su Raspberry in Docker
Se non si vuole dedicare completamente il proprio Raspberry all’utilizzo di Hass.io possiamo sfruttate la tecnologia dei container con Docker, ovvero, installiamo hass.io in un container di Docker.
Come requisito essenziale occorre installare Docker sul proprio Raspberry. Ho scritto una guida dettagliata con tutti i passaggi da seguire per un installazione di Docker corretta:
Terminata l’installazione di Docker e il reboot, occorre ricollegarti via SSH al Raspberry, altrimenti, se utilizzi l’interfaccia grafica occorre aprire il terminale e diventare superuser con il comando:
sudo -i
ora che sei root su PI lancia l’installazione di Hass.io su Dockercon il seguente comando.
Per Raspeberry Pi 3B/3B+
curl -sL https://raw.githubusercontent.com/home-assistant/supervised-installer/master/installer.sh | bash -s -- -m raspberrypi3
Per Raspeberry Pi 4:
curl -sL "https://raw.githubusercontent.com/krdesigns-com/supervised-installer/master/installer.sh" | bash -s -- -m raspberrypi4
L’installazione potrebbe metterci fino a 5-10 minuti, dipendentemente dalla velocità della vostra connessione Internet e dalle prestazioni del Raspberry.
Un’indicazione di corretto avanzamento è senz’altro la voce di log:
[Info] Install supervisor Docker container
Al termine – se tutto andrà a buon fine – il terminale riporterà la seguente voce di log:
[Info] Run Hass.io
la quale identifica il completamento dell’attività.
Infine:
exit
Primo accesso su Home Assistant in Docker
Ora il container Docker appena installato avvierà la fase automatica di prima installazione interna di HASSIO, la quale impiegherà qualche minuto (anche una ventina). La procedura iniziale sarà di fatto completa quando ci si riuscirà a collegare, tramite il proprio browser sul computer di appoggio, al seguente indirizzo:
http://INDIRIZZO_IP_DEL_RASPBERRY:8123
N.b. In caso non ci si riesca a collegare, assicurarsi che sul proprio router sia attivo il multicast DNS (mDNS). Se non lo è, la risoluzione del nome “homeassistant.local” non va a buon fine e il browser non riesce a collegarsi: la soluzione, per l’appunto, è quella di attivare il multicast (che provvede a questa cosa). Alternativamente è comunque sempre possibile collegarsi all’indirizzo diretto, ovvero http://INDIRIZZO_IP_DEL_RASPBERRY:8123, dove l’indirizzo IP è quello assegnato dal router al Raspberry Pi.
Per scoprire l’IP del Raspberry sarà sufficiente eseguire il comando:
ifconfig
il quale elencherà gli IP associati al raspberry.
Accesso ai log in Docker
A prescindere dai log propri di HASSIO (consultabili da dentro l’ambiente, che ci si colleghi all’host HASSIO via SSH o via interfaccia), è possibile ovviamente consultare real-time i log del container HASSIO in esecuzione su Docker, a sua volta in esecuzione su Raspbian.
Il comando – ovviamente dal terminale di Raspbian – è il seguente:
sudo docker logs hassio_supervisor
Conclusione
Abbiamo indicato tutti i passaggio su come installare Hass.io su Raspberry.
Sia dedicando l’intero Raspberry al software Hass.io sia utilizzando Docker.
Ciao Umberto,
sinceramente devo provare e verificato se hanno cambiato tutto su GitHub..nel frattempo, se sei pratico, riesci a scaricare tramite docker hub? Ti lascio il comando “docker pull homeassistant/home-assistant”
Appena riesco vedo di verificare se il comando è funzionante.
Un saluto
Hai ragione, ho sistemato Docker ora. Rimane l’errore che avevo scritto sopra.. non trova più i file di installazione, è forse cambiata l’organizzazione dei file di installazione?
il comando risponde con file non strovato:
curl -sL “https://raw.githubusercontent.com/krdesigns-com/supervised-installer/master/installer.sh” | bash -s — -m raspberrypi4
Ciao Umberto,
presumo che il problema non è l’installazione di Hass.io ma di come hai installato Docker. Precisamente non hai creato un gruppo per Docker e non hai assegnato l’utente a quel gruppo.
Vedi la guida al seguente link: https://www.bartolomeoalberico.it/installare-docker-su-raspberry-pi-4/ se hai configurato Docker su Rasp.
In ogni modo, per aiutarti, ti lascio il link ufficiale di Docker https://docs.docker.com/engine/install/linux-postinstall/
Un saluto
dimenticavo … alla verifica di Docker:
Server:
ERROR: Got permission denied while trying to connect to the Docker daemon socket at unix:///var/run/docker.sock: Get http://%2Fvar%2Frun%2Fdocker.sock/v1.24/info: dial unix /var/run/docker.sock: connect: permission denied
errors pretty printing info
Guida preziosa per chi non ricorda più nulla… la sto seguendo passo passo..
La stringa di installazione nstallazione di Hass.io su Dockercon va in errore dicendo che va installato jq prima
Ciao Alex, io uso ancora la 32bit in quanto i programmi che uso,anzi, la maggior parte sono ancora a 32.
Che programma devi utilizzare?
grazie mille per l’articolo..
su raspberry pi4 con 4 gb di ram consigli la versione 32 o 64bit?
Ciao Mina,
ti ringrazio, continua a seguire il blog 🙂
Un saluto
Articolo molto ben scritto, semplice e intuitivo, sebbene l’argomento non sia proprio “divulgativo”, quindi adatto agli addetti ai lavori. L’ho trovato utilissimo. Grazie!